Camminando per Ballarò: racconti di una città

Ogni mercato è sempre stato il simbolo del dialogo tra le diverse culture presenti a Palermo e ancora oggi, con il Centro Santa Chiara e le attività dei padri salesiani e i due monumenti ad essi connessi, che continuano a scrivere la storia di Palermo.
IL COMPLESSO MONUMENTALE SANTA CHIARA è un sito barocco…

Palermo-mercato-ballaro-03

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Ogni mercato è sempre stato il simbolo del dialogo tra le diverse culture presenti a Palermo e ancora oggi, con il Centro Santa Chiara e le attività dei padri salesiani e i due monumenti ad essi connessi, che continuano a scrivere la storia di Palermo.
IL COMPLESSO MONUMENTALE SANTA CHIARA è un sito barocco all’interno del quale vengono svolte le attività dell’associazione Santa Chiara, nata per volontà dei salesiani e dei collaboratori dell’opera “Santa Chiara” di Palermo nel 1995. L’associazione ha “finalità di promozione sportiva, socio-culturale, turistico-sociale, e di attività assistenziali, educative, formative, a favore soprattutto dei giovani, con particolare attenzione ai minori a rischio e agli immigrati” (Stat. art. 2). Essa è impegnata nel quartiere a rischio Ballarò-Albergheria per fronteggiare i problemi connessi alla povertà, all’uso della droga fra i giovani, alla disoccupazione e all’abbandono scolastico. Inoltre con l’inizio dei flussi immigratori, l’attenzione è stata rivolta anche ai migranti che arrivano nel capoluogo siciliano con il loro carico di drammatiche esperienze e si trovano a dover affrontare un nuovo ambiente senza strumenti, senza risorse, senza conoscenze e senza aiuti. I migranti trovano nel centro Santa Chiara un punto di riferimento ed un luogo dove si opera per promuovere l’integrazione sociale, l’interculturalità, la creazione di opportunità e il pieno riconoscimento dei diritti degli immigrati. Inoltre, il visitatore avrà la possibilità di sostare presso il chiostro e poter giocare con le comunità immigrate ospiti della struttura, partecipare ad aperitivi e merende multietniche.
Nel cuore del mercato storico di Ballarò , troviamo la trecentesca Torre di San Nicolò, simbolo della città, e all’interno della quale è possibile sostare per poter vedere il panorama più bello della città: il centro storico di Palermo visto dall’alto.
Il nobile passato ed il caotico presente si ricongiungono salendo sulla torre!
Attraversando il mercato si giunge a piazza Carmine, un grande allargamento irregolare, dominato dal grande cupolone simbolo della sfarzosa chiesa barocca e dall’annesso convento della chiesa del Carmine Maggiore. La chiesa costruita a partire dal 1627 dall’architetto Mariano Smeriglio, è un vero gioiello d’arte. La cupola è la più bella in assoluto a Palermo, visibile da ogni parte della città antica si impone allo sguardo dello spettatore. Al suo interno la chiesa conserva pregevoli manufatti artistici che vanno dal XV al XIX secolo, tra cui un quadro del Novellli e Tommaso De Vigilia. Particolarmente affascinanti sono le colonne tortili realizzate nel 1683 da Giacomo e Giuseppe Serpotta, che traggono ispirazione dal ben noto baldacchino del Bernini. La maestria e grazia dei Serpotta si concretizza in un manto dorato con motivi decorativi, in cui, in un microscopico meraviglioso universo, vengono raccontate scene della Vergine e di Cristo.

Dunque l’itinerario prevede la possibilità di conoscere i bambini di Santa Chiara, le loro attività, di potersi confrontare con i volontari e fare proprio il gusto di scoprire la bellezza e la peculiarità del patrimonio storico, artistico, e soprattutto valori d’umanità e di lenta contemplazione di beni monumentali, che non rientrano nei circuiti turistici,ma di estremo valore storico artistico, e scoprirli percorrendo a piedi ogni tappa.

La relazionalità è la chiave di volta di questo cammino, che permette di conoscere chi rende questi luoghi speciali e capire la città nelle sue sfumature etnoantropologiche e nelle sue stratificazioni culturali ed urbanistiche.

Adatto a qualsiasi target in  qualsiasi momento dell’anno, tranne la torre di San Nicolò, per la difficoltà nel percorrere tutti i gradini.

Non occorre nessuna strumentazione o attrezzatura particolare, se non la voglia di confrontars con le persone e  riportare con sè i colori ed i sorrisi di una città!

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